Search Engine Marketing: quando preferire SEA o SEO
Tre sigle che vogliono dire molto nel mondo del marketing digitale e che ruotano attorno alla visibilità sui motori di ricerca. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza su:
- loro significato e le differenze fra loro
- quando scegliere uno o l’altro
- la loro importanza nel quadro più ampio del marketing
- i risultati che possono portare al business
- il loro costo all’interno di strategie per la visibilità
- gli strumenti più conosciuti, utili ed efficaci
Significato di SEM
SEM è l’acronimo inglese di Search Engine Marketing. Nella sua accezione più ampia comprende tutte le azioni di marketing che si possono svolgere per avere visibilità sui motori di ricerca. Anche se Google la fa da padrone in termini di accessi, utenti e traffico, bisogna ricordare che non è il solo motore di ricerca attualmente di largo utilizzo. Se ci si sposta verso il continente Americano, Bing comincia a farsi strada con una fetta di ricerche che raggiunge anche il 10%.
In Russia e nei paesi del blocco sovietico è Yandex ad avere la quasi totalità del traffico.
Allo stesso modo in Cina, dove per motivi politici i prodotti americani sono messi al bando, è Baidu il punto di riferimento per le ricerche online.
Il marketing sui motori di ricerca può avere due facce e presentare due tipi di risultati:
- i risultati a pagamento, detti anche risultati inorganici, che si presentano con la dicitura “Sponsorizzato”
- i risultati non a pagamento, detti anche risultati organici, che vengono solitamente presentati subito sotto ai primi risultati a pagamento
Queste due tipologie costituiscono la SERP, altro acronimo inglese che sta per Search Engine Result Page che potremmo tradurre come “Pagina dei Risultati di Ricerca”.
Composizione della SERP
Questa prima panoramica sui concetti legati al Search Engine Marketing (SEM) ci introduce i due successivi. Infatti i risultati a pagamento (Inorganici) stanno alla SEA così come i risultati non a pagamento (Organici) stanno alla SEO.
Volendo riassumere questi concetti, essi si possono schematizzare nel seguente grafico ad albero
SEA: Cos’è e Quando Preferirla
SEA è l’acronico inglese di Search Engine Advertising, o molto semplicemente in italiano Pubblicità sui motori di Ricerca.
Come abbiamo detto nel precedente paragrafo, i risultati sponsorizzati che appaiono in SERP sono il risultato di una SEA ben fatta. Specifichiamo ben fatta perché, contrariamente a quanto si pensa, non basta pagare per apparire in prima pagina.
In base ad un insieme di algoritmi in continua evoluzione, il motore di ricerca gestisce continuamente e molto velocemente una serie di aste per decidere chi si aggiudicherà la visibilità in alto o in basso della prima, seconda o ennesima pagina.
Fra i molti fattori che influiscono sulla vittoria di un’asta per il posizionamento ci sono:
- la pertinenza dell’annuncio con la ricerca effettuata dall’utente
- il punteggio di ottimizzazione della pagina
- la posizione geografica
- il formato dell’annuncio
- e ovviamente anche l’offerta di costo per click
La gestione di tutte queste variabili può essere particolarmente complicata, soprattutto se si ci trova a gestire campagne complesse, con molti prodotti e servizi, e con differenti scopi (conversione, lead generation, awareness…).
Per questo motivo anche aziende di gradi dimensioni e con un reparto marketing interno optano spesso per affidarsi ad un’agenzia pubblicitaria esterna che si occupi dell’advertising online.
Quindi, Quando ci si affida alla SEA?
Molti esperti di marketing risponderebbero che è sempre bene affidarsi alla pubblicità, se ben fatta e con un approccio oculato che non sprechi il budget in obiettivi commercialmente poco remunerativi.
In questo articolo vogliamo presentare una serie di aspetti che possono far propendere verso l’Advertising o verso il posizionamento Organico a seconda della situazione. Inoltre, alla fine di questo articolo, vogliamo anche presentare un esempio pratico che metta bene in chiaro come SEA e SEO siano complementari, ma che non siano sempre in grado di sopperire una alle funzioni dell’altra.
Partiamo con gli scopi più comuni per i quali si utilizza il Search Engine Advertising (SEA):
Obiettivi a Breve Termine
Differentemente dalla SEO, la pubblicità online offre risultati immediati. La data di pubblicazione di una campagna pubblicitaria corrisponde con la data in cui gli annunci cominciano a venire pubblicati nelle SERP.
Ciò rende questa strada preferibile per tutte le situazioni in cui il tempo a disposizione è limitato. Pensiamo quindi a
- campagne di vendita per le festività comandate
- saldi di fine stagione
- vendite di stock
- rinnovo locali
- o anche lancio di nuovi prodotti
In definitiva, per tutte le occasioni in cui la velocità di esecuzione è un fattore chiave, allora è preferibile affidarsi al traffico a pagamento.
Brand Awareness o Notorietà del Brand
Un’altra situazione in cui la SEA offre possibilità maggiori rispetto alla SEO è quella della Brand Awareness.
Grazie alle campagne Display o Video, l’advertising sui motori di ricerca rende possibile creare conoscenza del brand, dei prodotti o dei servizi anche a chi non sta attivamente cercando ciò che abbiamo da offrire.
Impostando delle campagne con l’obiettivo della notorietà e creando Banner o Video ben esplicativi è possibile apparire di fronte ad un’audience che ancora non conosce ciò che si ha da offrire, ma che appartiene ad un pubblico che potrebbe esserne interessato.
Diversificare l’utilizzo del Budget
Nel complesso delle operazioni di marketing di un’azienda o brand, è impensabile mettere tutte le uova in uno stesso paniere.
Allo stesso modo quando ci si trova a gestire un budget per la visibilità sui motori di ricerca, per grande o piccolo che sia, è sempre consigliato allocare risorse in entrambe le attività, sia SEA che SEO.
Anche nel caso di alcune attività che traggono oggettivamente maggior beneficio dal traffico organico, piuttosto che dall’inorganico, lo stesso è consigliabile considerare una seppur piccola porzione di budget anche per l’advertising mirato e che vada a coprire aspetti che la SEO non può raggiungere.
Test e Sperimentazioni
Soprattutto nel marketing non bisogna mai tralasciare o sottovalutare l’importanza della fase di test. Può essere il test per un nuovo prodotto, per il lancio di un nuovo brand che fa capo alla casa madre, o anche il test di una strategia di marketing diversa da quelle utilizzate precedentemente.
In questi casi la SEA è un alleato migliore e più flessibile della SEO. Ci permette di lanciare campagne di prova senza la necessità di creare numerosi contenuti e senza aspettare che si posizionino in modo organico. Offre la possibilità di testare se si dimostrano più efficaci campagne video, display o su rete di ricerca e allo stesso modo danno spazio per provare numerose chiavi di ricerca senza l’onere del posizionamento organico.
Per test e sperimentazioni la SEA è quasi un passaggio obbligato.
Controllo e Precisione
Altro punto a favore della pubblicità sui motori di ricerca è l’elevato livello di controllo che offre sulla targhettizzazione degli annunci. È possibile definire con precisione il pubblico in base a vari criteri come geolocalizzazione, età, interessi e comportamenti di ricerca. Parametri che sono invece completamente avulsi ai contenuti SEO.
Un’azione pubblicitaria ben strutturata fornisce inoltre dati dettagliati e analisi in tempo reale sulle performance delle campagne. È possibile monitorare metriche come CPC (costo per click), CTR (click-through rate), conversioni e ROI (ritorno sull’investimento).
SEO: Cos’è e come usarla al Meglio
L’acronimo inglese SEO sta per Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca. Con questa espressione si intende, in senso stretto, l’utilizzo delle regole generali che permettono ad un contenuto di essere meglio riconosciuto ed indicizzato dai crawler dei motori di ricerca.
Tuttavia l’ottimizzazione è solo uno dei tanti aspetti, poiché la SEO comprende molti interventi che includono l’analisi tecnica, lo studio del posizionamento dei competitors, lo studio delle entità, la clusterizzazione delle query e molto altro. Si tratta di una delle materie più tecniche del marketing digitale e che, se sviluppata bene, è in grado di fornire una visibilità stabile, di qualità e duratura.
Se, per riassumere, dovessimo indicare la grande forza di questa branca del marketing potremmo dire che è la capacità di creare una base forte, affidabile ed un punto di riferimento per tutte le altre azioni di marketing online.
Diversamente dalla SEA ha però dei tempi di sviluppo decisamente molto lunghi ed i risultati, per quanto stabili, potrebbero impiegare mesi ad arrivare. Per questo motivo quando si parla di strategie SEO ci riferisce ad azioni che prendono solitamente almeno sei mesi. Molte grandi aziende si affidano a consulenze SEO di agenzie esterne e specializzate per adottare delle azioni di posizionamento organico che vengano perpetuate senza soluzione di continuità.
Qui di seguito affrontiamo dei casi in cui la SEO può risultare più fruttuosa ed efficace dell’advertising sui motori di ricerca.
Costruzione di una presenza online a lungo termine
Come accennato nel paragrafo precedente, uno dei tanti benefici del fare SEO è la costruzione di una presenza che dia fiducia al visitatore.
Un’ottimizzazione ben fatta offre infatti posizionamento organico per numerose query di ricerca e questa visibilità assidua dona un’immagine rassicurante del brand. Fa capire al navigatore che dietro le quinte c’è stato un lavoro continuativo e di conseguenza una affidabilità nella gestione dell’intero sistema online.
Oltre a questo le ottimizzazioni si occupano anche della navigabilità, ovvero della velocità con cui il sito risponde alla navigazione, della user experience e, nel caso di shop online, anche di CRO ovvero “Conversion Rate Optimization“.
Un quadro completo che rende stabile e piacevole la consultazione delle pagine del sito.
Ottimizzazione del budget
Se da un lato abbiamo parlato di non mettere tutte le uova nello stesso paniere, dall’altro è opportuno ricordare che alcuni panieri sono un investimento a lungo termine.
Infatti se il search engine advertising ci tende una mano offrendo risultati immediati, dall’altro ci toglie con la necessita di non fermare mai il flusso di pagamento poiché con l’interruzione delle attività pubblicitarie si interromperà anche il flusso dei risultati.
Al contrario la SEO è un’attività che si proietta verso il futuro portando risultati in modo lento, ma protratto nel tempo. Offre una maggiore stabilità nei posizionamenti che, una volta avviata, richiederà meno mantenimento e sicuramente meno investimento economico. Garantendo al tempo stesso un flusso di traffico qualificato verso il sito, che nei casi migliori può essere di svariate migliaia di visite al giorno.
Miglioramento dell’esperienza utente
La SEO non si occupa solo di visibilità. Fanno parte di questa disciplina altri aspetti che sono fondamentali per una buona fruizione dei contenuti:
- Progettazione di un’alberatura informativa. Il primo e forse più importante passaggio per la creazione di un sito funzionale. La progettazione di una buona struttura informativa è il frutto di un’analisi approfondita delle entità di ricerca, della clusterizzazione delle query ed analisi della concorrenza. Uno studio approfondito che porta poi i propri frutti nel tempo donando una struttura intuitiva, facilmente navigabile ed un buon posizionamento.
- UI (user interface). La progettazione e la cura di una buona interfaccia utente è un compito ed una responsabilità equamente divisa fra il Web Designer e lo specialista SEO.
- UX (user experience). I navigatori trovano facilmente ciò che cercano? E se non lo trovano perché? Anche in questo caso è compito dello specialista SEO immaginare e soprattutto monitorare se i navigatori stanno vivendo una buona esperienza all’interno delle pagine. Esistono programmi altamente specializzati per l’analisi dei comportamenti nel sito, questi programmi non sono di facile utilizzo e devono essere utilizzati per il monitoraggio costante.
- CRO (conversion rate optimization). Una branca iper-specialistica della SEO che si occupa di comprendere nel dettaglio quali azioni e situazioni possono aver bloccato un acquisto o possono al contrario averlo reso più facile. Lo studio dei meccanismi che portano alle conversioni spazia lungo tutto il funnel (attualmente messy middle) e comprende la conoscenza di programmi e piattaforme per il monitoraggio di tutte le azioni: prima-durante-e anche dopo la navigazione delle pagine del nostro sito fino ad arrivare al remarketing e creazione delle audience.
Ottimizzazione per le ricerche Locali
Un altro punto a favore della SEO è la possibilità di lavorare sulle ricerche locali sia on-site che off-site.
Al fine di guadagnare una buona visibilità ai posizionamenti organici per località, è possibile agire su più fronti.
All’interno del sito (On-Site):
- fornendo riferimenti alla posizione geografica di uffici o negozi
- ottimizzando i contenuti affinché rispondano meglio alle query con intento locale
- costruendo pagine specifiche per servizi locali
- pubblicando articoli che rispondano a richieste di informazioni tipiche per quella zona
Fuori dal sito (Off-Site):
- attraverso compilazione e mantenimento della Scheda Business Profile
- pubblicando e verificando i parametri NAP su altre piattaforme come Social, Portali specialistici, Pagine Gialle
- tramite la costruzione di backlink da siti di interesse locale
- curando recensioni e menzioni da pubblico locale
Supporto alle altre strategie di Marketing
Ancora nel 2024 la visione del marketing Online si conferma Sito-centrica. Nella maggior parte dei casi le azioni di promozione o di vendita avranno come obiettivo quello di portare il visitatore verso il sito web per permettergli ci completare la conversione.
Nonostante la crescente autonomia conquistata dalle piattaforme esterne, come ad esempio i social, che permettono di portare a termine la conversione senza bisogno del sito, allo stesso modo far approdare il potenziale cliente nel proprio dominio continua ad essere una delle forme di conversione più probabile.
Con una visione globale ancora molto orientata al sito web, la SEO si conferma lo strumento necessario per offrire al visitatore ottime User Experience, User Interface e lavorare sull’ottimizzazione alla conversione (CRO).
Grafico Comparativo di SEA e SEO
Con così tante informazioni fornite nello spazio di poche righe si rischia di perdersi facilmente.
Per questo motivo abbiamo creato un grafico che metta in comparazione le due branche della SEM e ne riassuma quando sono preferibili una rispetto all’altra:
Gli strumenti della SEA
Se fino adesso abbiamo affrontato questi due aspetti del marketing da punti di vista puramente teorici, ora vediamo invece quali sono gli strumenti che permettono ai professionisti di agire su queste due materie in maniera precisa e continuativa.
Infatti se una buona parte del marketing include estro e creatività, dall’altra la grandezza del digital marketing sta proprio nell’abbondanza e precisione dei dati disponibili che rendono ogni azione meravigliosamente tracciabile e misurabile.
Gli strumenti del Search Engine Advertising sono piattaforme ad uso online che permettono di pianificare, pubblicare, gestire e misurare campagne pubblicitarie che avranno vita all’interno dei motori di ricerca. A queste piattaforme vengono poi, nella maggior parte dei casi, associati strumenti della SEO che ne migliorano il tracciamento e ne permettono un’analisi più dettagliata.
Google Ads
Sicuramente il più conosciuto, utilizzato ed evoluto nel panorama mondiale della pubblicità sui motori di ricerca.
Precedentemente conosciuto come Google Adwords vanta decenni di attività ed un precisione invidiabile.
Nemmeno a dirlo, si integra perfettamente con tutti gli strumenti di tracciamento Google offrendo strumenti di misurazione difficili da battere, può inoltre pubblicare in tutto il circuito di siti partner.
Può pubblicare su piattaforme partner, utilizza la piattaforma AdSense per la pubblicità su siti ospiti, e gode di tutta la potenza di YouTube.
Microsoft Ads
Non può vantare i volumi e la copertura offerti da BigG, ma ugualmente presenta una piattaforma di ottima qualità.
Anche Microsoft Ads ha cambiato nome con il tempo ed era precedentemente conosciuto come Bing Ads.
Offre la possibilità di pubblicare su piattaforma partner ed ha un comodissimo sistema di importazione delle campagne direttamente da Google Ads. Questa soprattutto è una funzione di altissima e molto comoda per chi ha già creato un sistema di annunci molto complesso su Google e dovrebbe altrimenti trovarsi a ricreate tutto anche su Microsoft.
Grande punto a favore di questa piattaforma è l’integrazione con la pubblicità su Netflix!
Yandex Direct
Il corrispettivo Russo di Google. Anche se non detiene il monopolio come il cugino americano, Yandex occupa tranquillamente il 60% di tutto il traffico russo sui motori di ricerca.
Così come Google offre acceso alla gestione della pubblicità su piattaforme audio, video e mappe.
Per chi cerca la visibilità nel mercato russo Yandex Direct è una strada obbligata.
Yandex Direct inoltre incoraggia il trasferimento di tutti i dati storici da Analytics, BigQuery, Studio Looker e MySQL, ma questo forse più per motivi politici che di customer care.
Baidu Tuiguang
Chiudiamo l’overview degli strumento della SEA con Baidu Tuiguang, la piattaforma pubblicitaria cinese monopolista del settore.
Come Google offre la possibilità di creare campagne su rete di Ricerca, Display, Video ed ottimizzati per contenuti Mobile.
Offre lo stesso livello di Targeting Avanzato per geolocalizzazione, informazioni demografiche, interessi ed ovviamente parole chiave.
Non potendo utilizzare gli strumenti di analisi di Google, si appoggia a strumenti proprietari come Baidu Analytics.
Indispensabile per questa piattaforma è l’ottima conoscenza della lingua cinese.
Gli strumenti della SEO
Si differenziano di molto gli strumenti dedicati invece al posizionamento organico. Mentre nell’advertising si ha a che fare principalmente con piattaforme proprietarie del motore di ricerca, nell’ottimizzazione non a pagamento c’è un fiorire di piattaforme private che offrono stime, grafici e raccolte di query basandosi su algoritmi complessi e scansioni continue del web.
Insieme ad essi è necessario anche giostrarsi fra altri tool, programmi e piattaforme che servono invece per analizzare aspetti differenti che andranno poi ad influire sul posizionamento.
Per l’Analisi delle Parole Chiave
Google Keyword Planner
Uno strumento gratuito di Google Ads per la ricerca di parole chiave. Identifica le parole chiave attribuendo loro volume di ricerca, stima del costo per clic e anche andamento nel corso dell’anno. Suggerisce anche ulteriori parole chiave per pertinenza, ma è bene che tali suggerimenti vengano presi sulla base dei propri ragionamenti piuttosto che sulla fiducia nello strumento.
Si tratta sicuramente di uno degli strumenti SEO più importanti (se non il più importante) e di utilizzo giornaliero per tutti i professionisti di questa materia.
Google Suggest – People Also Ask – Related Searches
Incredibile che la semplice pagina di ricerca di Google fornisca così tanti tool e di tale importanza.
Nonostante questi vengano spesso sottovalutati costituiscono invece strumenti meravigliosi per la comprensione di come funzionano le ricerche degli utenti, per raccogliere idee e approfondimenti e per iniziare a costruire una mappa dei concetti che costituiscono un argomento.
SEMrush Keyword Magic Tool
Un ottimo strumento che consente di esplorare ampie liste di parole chiave, analizzare la difficoltà delle parole chiave e individuare opportunità di keyword long-tail.
Sono numerosi i programmi come SEMRush (ahref, MajesticSEO, MOZ, SEOzoom e davvero molti altri) e il tool qui consigliato è solo uno dei tanti disponibili in questo tipo di programmi. Ci sentiamo di consigliare lo strumento di SEMrush poiché nel tempo si è sempre distinto per qualità e varietà delle keywords proposte.
Per l’Analisi Tecnica
ScreamingFrog
Un crawler personalizzabile che svolge egregiamente tutte le funzioni che si possono chiedere ad un bot.
Negli anni è sempre rimasto il punto di riferimento per l’analisi tecnica, capace di estrarre in un’unica scansione codici di risposta, link interrotti, titoli di pagina, meta description e veramente tutte le informazioni che si possono voler chiedere ad un crawler che lavora per noi.
RankMath
Plug-in per WordPress che rende facilissime cose che prima richiedevano intervento sul codice. Le sue molteplici funzioni sono troppe per essere elencate in questo paragrafo.
Fra le più importanti ricordiamo la facilità con cui crea e gestisce gli Schema Markups, direttive index/noindex così come follow/nofollow la semplicità e precisione con cui genera ed invia file robots.txt e Sitemaps a Search Console per una pronta indicizzazione ed anche l’utilissima gestione dei contenuti Pillar per ricordarci eventuali link interni.
PageSpeed Insights
Utilissimo tool gratuito di Google per misurare le performance di un sito web.
Misura con buona affidabilità la velocità del sito (ovviamente) simulandone le risposte da Desktop e da Mobile, l’adozione delle Best Practices, eventuali Javascript troppo pesanti che possono limitare le performance e, più importanti, i Core Web Vitals che se mal gestiti influiscono negativamente sul posizionamento.
Per l’Analisi dei Backlinks
L’analisi dei Backlink richiede algoritmi complessi e scansioni che non si fermano mai. Fra i tanti strumenti che offrono analisi dei Backlink riteniamo che il migliore sia senza alcun dubbio ahref. Un programma rodato da molti anni e che si è sempre distinto per la qualità di queste sue scansioni, purtroppo è necessario sottolineare che il costo è decisamente in linea con la qualità delle scansioni.
Altri programmi che si sono comunque distinti per la qualità dell’analisi sui Backlink sono Moz e MajesticSEO.
Per il monitoraggio delle classifiche
Restiamo in tema di programmi che operano continue scansioni per valutare alcuni fra i più utili. Questi programmi offrono analisi molto ampie e coprono molti aspetti della presenza online. Il loro utilizzo è troppo completo ed approfondito per essere affrontato in questo paragrafo. Ci limitiamo quindi a segnalare quelli che a nostro avviso si distinguono per qualità:
- SEMrush che vanta un’attivissima comunità online. Un programma completo e forme il miglior “Allrounder”, ottimo per la SEO Internazionale e capace di stimare con buona precisione sia il traffico Organico che Inorganico.
- ahref il migliore nello studio dei Backlink e capace di un’ottima profondità di gestione. Molto costoso, ma la qualità si paga
- SERPStat si distingue per la qualità del “Site Audit Tool”. Identifica con precisione errori macro ed è anche molto preciso nelle piccole ottimizzazioni (tag dei titoli, descrizioni, dimensioni del body). Degno di ulteriore nota è il report di risoluzione dei problemi che li categorizza anche in “high priority”, “medium” e “low”.
Strumenti Condivisi sia per SEA che SEO
Sono gli strumenti di tracciamento, programmi con utilizzo da browser che permettono di monitorare con estrema precisione tutto ciò che avviene all’interno del sito, incluse la provenienza del traffico: altri siti, social, campagne pubblicitarie, app e programmi di terze parti.
Nell’ecosistema Google sono:
- Google Search Console
- Google Analytics
- Google Tag Manager
- BigQuery
- Data Studio
Questi 4 programmi offrono un’integrazione di altissimo livello con i principali social ed ovviamente con Google Ads. Nonostante sia del brand di BigG son utilizzati da tutti i professionisti del marketing digitale di un certo livello. La loro qualità e versatilità permette analisi di qualità massima sia per siti di piccole dimensioni che per siti grandissimi. Data Studio inoltre permette di ricevere dati direttamente da tutti questi programmi di tracciamento per creare report altamente dettagliati e di qualità.
corsi di SEArch Engine Marketing
Con l’esplosione del Digital Marketing avvenuta in questi ultimi anni, il web si è letteralmente riempito di corsi su qualunque materia del digital.
Con il fiorire dei corsi sono sbocciate anche le promesse irrealizzabili: “Impara il digital marketing in 10 mosse”, “Diventa Social media manger in 2 mesi”, “il solo corso di SEO di cui avrai mai bisogno”.
A seguito di slogan così accattivanti il mercato si è riempito di ragazze e ragazzi che vogliono lavorare, ma che purtroppo non comprendono la profondità delle materie che hanno iniziato a studiare.
Alcuni corsi online invece sono effettivamente di buona qualità. Google, ad esempio, ha tutto l’interesse che i professionisti imparino ad utilizzare le piattaforme dedicate. Per diffondere queste conoscenze ha creato portali enormi di formazione come ad esempio il “Grow with Google” e la piattaforma “Skillshop” per ottenere le relative certificazioni.
Questi corsi però hanno l’enorme fallacia dell’autoapprendimento. Lezioni registrate o lunghi testi dove si dovrebbero imparare i concetti e la pratica, ma che in realtà lasciano gli studenti incagliati la prima volta che devono configurare un tracciamento o impostare una campagna su programmi che cambiano aspetto, faccia ed impostazioni settimanalmente, e sono quindi sempre differenti da quanto mostrato nel video o nella guida.
Veneto Comunicazione nasce da Veneto Formazione, dove da più di vent’anni insegniamo digital marketing e comunicazione. Lo facciamo con docenti sempre presenti e sempre preparati, materiali aggiornati ed esercitazioni per mettere subito in pratica le conoscenze e fisarle nella mente.
Forse siamo di parte, ma le nostre recensioni parlano per noi.
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Siamo così sicuri del nostro lavoro da offrirti un piccolo regalo iniziale: un’analisi del tuo operato online fino ad oggi.
Da qui in poi puoi affidarti a noi. A presto!