Visual Marketing: che cos’è nel 2024
Il visual marketing si riferisce all’uso di immagini, video, grafiche e altri contenuti visivi per comunicare messaggi chiari e immediati al pubblico.
Rispetto al passato, nonostante le piattaforme di comunicazione si siano evolute notevolmente, il visual marketing non ha vissuto stravolgimenti concettuali. Immagini esteticamente accattivanti, comunicazione video, musiche e slogan sono stati fra le prime forme di pubblicità.
Sebbene il tipo di messaggio si sia evoluto molto nei decenni, i contenuti visuali continuano ad essere capaci di trasmettere valore in pochi secondi.
Le componenti del Visual Marketing (esempi illustri)
Le componenti principali del visual marketing ci accompagnano attraverso elementi visivi e creano con lo spettatore un impatto emotivo. Attirano l’attenzione e trasmettono un messaggio chiaro e memorabile facendo sentire il consumatore parte integrande dei princìpi del brand.
Vediamo insieme quali sono gli elementi che compongono il marketing visuale con degli esempi illustri.
Immagini e Fotografie
Elemento centrale del visual marketing, le immagini di alta qualità sono essenziali per catturare l’attenzione e raccontare una storia in modo immediato e coinvolgente. Possono trasmettere emozioni, valori del brand e differenziarsi dalla concorrenza.
Un caso illustre? Come non citare Apple che con le sue campagne pubblicitarie minimaliste e pulite utilizza immagini ad alta risoluzione per presentare i suoi prodotti in modo elegante e sofisticato. La campagna “Shot on iPhone” è un iconico esempio.
Video
Il video marketing sta crescendo sempre di più grazie alla capacità di combinare immagini, suoni e narrazioni per creare un’esperienza immersiva. I video possono spiegare prodotti, raccontare storie del brand o comunicare messaggi complessi in modo dinamico e veloce.
Le campagne video di Nike fanno scuola! La serie “Just Do It” è diventata semplicemente leggendaria. Sport, motivazione ed emozioni, spingendo lo spettatore a identificarsi con il messaggio del brand… il tutto in pochi secondi di video.
Grafica e Design
Il design del logo Coca-Cola, riconoscibile in tutto il mondo, è uno degli esempi più celebri di grafica iconica. Le sue etichette rosse e bianche evocano immediatamente l’immagine del marchio senza dover parlare.
Loghi, icone, illustrazioni e schemi visivi sono strumenti potenti per rafforzare il brand. Un design coesivo e ben curato rende il messaggio subito riconoscibile e memorizzabile.
Colori e Tipografia
In bianco e nero o a colori? L’importante è che sia riconoscibile!
Contrasti e colori evocano emozioni e definiscono l’identità visiva del brand. Un uso coerente e strategico dei colori aiuta a rendere il marchio immediatamente riconoscibile. Anche la scelta della tipografia influisce sulla percezione del brand, trasmettendo professionalità, modernità o creatività.
McDonald’s ha fatto buon uso di giallo e rosso per creare una sensazione di appetito e allegria. Questi colori, uniti alla tipografia inconfondibile, rendono il marchio riconoscibile a livello globale.
Testi e Slogan
“Perché tu vali” lo sa bene L’Oréal che ci porta un esempio perfetto di come un semplice testo possa completare un messaggio visivo forte e trasmettere un’idea di empowerment e lusso.
Anche se il visual marketing si concentra sugli elementi visivi, slogan o call-to-action completano il messaggio visivo. Un buon visual è spesso accompagnato da un testo che rafforza l’idea centrale.
Perché è importante per la tua azienda
La risposta corretta è che che il Visual Marketing è importante per qualunque azienda, indipendentemente dalle dimensioni, livello di notorietà del brand, anni di attività, presenza locale o internazionale.
Un’efficace comunicazione visiva permette di trasmettere messaggi in modo immediato e coinvolgente. Un’immagine o un video ben realizzati possono raccontare una storia in pochi secondi, attirando e interessando il pubblico.
Quali sono i tipi di azienda che maggiormente beneficiano del visual marketing
Storicamente sono i Brand già ben riconosciuti che hanno adottato più profusamente strategie visuali a supporto delle proprie campagne. Brand affermati che con un’immagine o uno slogan possono evocare istantaneamente il messaggio del brand. Esempi come “Ti mette le ali” di Red Bull o “Just Do It” di Nike non hanno nemmeno bisogno di spiegazioni.
Ma ne beneficiano enormemente tutti i prodotti e brand “emozionali” che fanno leva quindi più sulle pulsioni (lo voglio) che sulla ragione (ne ho bisogno). Fanno marcatamente parte di questo gruppo il settore moda, la profumeria, alcolici e bevande. Tutti settori che, come il lifestyle ed un “je ne sais quoi” dal sentore ammiccante e libertino, non possono essere veramente spiegati.
Il visual al servizio della domanda latente
Come non citare la poi la domanda latente!
Quel tipo di desiderio del consumatore che non è ancora veramente espresso, che non si è ancora trasformato in una frase di senso compiuto, ciò nondimeno è lì… in attesa di essere soddisfatto.
Immagini, suoni e slogan sono perfetti per risvegliare questo tipo di domanda con comunicazioni emozionali e stimolanti. Chi sapeva di aver bisogno di uno Smartphone prima del 2007? O di capsule del caffè per un espresso come al bar… “What else?”
Ecco che ancora una volta un’immagine, uno slogan ed un sorriso hanno fatto più di mille spiegazioni.
Tabellone della Metro o Post Online? Passato e Presente a Confronto
Il visual marketing non è nato con internet.
Affonda le proprie radici nel marketing tradizionale ed è forse stata la prima modalità di comunicazione di massa. Pensiamo ai jingle televisivi, il carosello, gli slogan pubblicitari su cartelloni o anche alle pagine delle riviste che, per prime, hanno unito anche un breve testo per spiegare sinteticamente il prodotto.
Queste modalità di comunicazione vengono oggi riadattate per le piattaforme digitali, dove la velocità e l’immediatezza sono centrali. Al giorno d’oggi, tramite piattaforme social e pubblicità pay-per-click, video emozionali e comunicazione tramite immagini sono arrivate alla portata di tutti.
L’immediatezza delle immagini
Abbiamo già visto come la comunicazione visuale sia profondamente legata alle emozioni. Attraverso immagini, colori e suoni, il visual marketing riesce a creare un collegamento diretto e profondo con il pubblico, trasmettendo emozioni in pochi istanti.
Il secondo grande vantaggio è costituito dai tempi di fruizione del messaggio. Laddove la lettura di un testo richiede tempo e la chiara volontà di impiegare le proprie energie, un’immagine chiede meno di una frazione di secondo e penetra nel nostro subconscio che lo si voglia o meno.
Istantaneità rispetto ai tempi di lettura
Abbiamo appena detto di come un’immagine entri nella nostra mente in un tempo quasi istantaneo, ma l’immagine non è la sola componente del marketing visivo. Si chiama visual, ma ci sono anche suoni e slogan che insieme raggiungono una potenza difficilmente eguagliabile.
Fu David Ogilvy infatti, uno dei padri della pubblicità, a dire una frase che rimase negli annali della comunicazione: “If You Have Nothing To Say, Sing It.” Uno slogan cantato e accompagnato da colori e immagini resta più impresso nella mente rispetto a qualunque altro ottimo concetto spiegato da tante parole. Una prova? Di chi sono “…le gallette e gli snackini”?
La regola dei 3 secondi
Come se non bastasse, ci si mette anche il range di attenzione sceso ai mini storici. Studi aggiornati dimostrano infatti che gli utenti dedicano ormai solo 3 secondi prima di decidere se interagire con un contenuto o se “scrollare” direttamente al successivo.
Cosa si potrà mai fare in soli 3 secondi? Per chi ha prestato attenzione fino a qui la risposta è semplice: un’immagine richiede una frazione di secondo e cantare il jingle “Loacker che bontà” prende meno di un secondo.
Ma ciò non si applica solo a brand già affermati, al contrario! Tali Brand si sono affermati proprio tramite tali tecniche comunicative, in un insieme collettivo di strategie che prende il nome di Brand Awareness.
Comunica il tuo brand divertendo, un po’ di autoironia
Un pizzico di autoironia nella comunicazione del brand può fare la differenza, rendendo il messaggio più umano e avvicinabile.
Mostrare un lato più leggero e consapevole dei propri limiti, infatti, permette al pubblico di relazionarsi meglio con il brand, creando un legame emotivo più forte.
L’autoironia dimostra che l’azienda non si prende troppo sul serio, e questo può trasformare difetti o aspetti critici in opportunità per rafforzare il messaggio positivo del marchio.
La USP ed il messaggio “siamo i migliori”
Non confondere la tua Unique Selling Proposition (USP) con arroganza. Spiegare perché comprare da me anziché dal mio competitor dimostra chiarezza nelle intenzioni, un’identità forte e definita, quel pizzico di sicurezza di cui il consumatore ha bisogno.
Ciò non vuol dire essere senza difetti! E anch’essi vanno presentati al consumatore con chiarezza di modo che non si senta preso in giro.
Ciò è possibile con un po’ di autoironia! Presentare i propri piccoli difetti e far capire che sono l’altra faccia della medaglia rispetto ai pregi, che definiscono la tua unicità e sono parte del tuo carattere.
L’autoironia si incastra perfettamente nella comunicazione visuale. Campagne celeberrime come “Chew before it’s too late” di Diesel o “Se non ti lecchi le dita godi solo a metà” di Fonzies mostrano come tutti gli aspetti si possano valorizzare con ironia, rafforzando l’immagine del brand.
Da quando sono diventati tutti artigiani?
Quando un’idea diventa un trend tutti ci si buttano a capofitto nel disperato tentativo di cavalcare l’onda ed aumentare le vendite. Dove sono finite personalità e coerenza?
Nella foga collettiva sono diventati tutti artigiani: “il gelato artigianale”, “la pasticceria artigianale”, “la grappa artigianale”, “la sartoria artigianale” e (Dio ci aiuti!) “gli artigiani della qualità” i cui saldi scadono domenica…
In un goffo tentativo di mostrare la propria unicità sono diventati tutti uguali.
Lo slogan è una parte importantissima del marketing visivo, meglio evitare il fai-da-te, trend o isterie collettive (…o artigianali).
Integra le strategie di marketing visuale con una strategia globale
Siamo tutti tasselli di un puzzle. Il Visual marketing non fa eccezione e dovrebbe integrarsi in una strategia più ampia che sia solida e coerente.
Il concetto dell’unione che fa la forza applicato agli strumenti del marketing digitale, dove ogni momento dell’esperienza di valutazione ed acquisto viene accompagnato da una comunicazione corretta ed esaustiva.
Hai catturato l’attenzione, ora cosa fai?
Poche strategie comunicative catturano bene l’attenzione come Immagine, Suono e Slogan, ma catturare l’attenzione del pubblico è solo il primo passo.
Una strategia di marketing basata solo sulla prima impressione non può portare a risultati tangibili. Bisogna poi accompagnare i visitatori nel percorso di acquisizione che loro preferiscono, quindi essere preparati a qualunque sia il percorso a loro più congeniale.
Serve un sito fatto bene, chiaro, con una corretta struttura e gestione dei contenuti.
Una particolare attenzione alla SEO per rispondere alle domande che sicuramente si stanno già ponendo, una certa ottimizzazione di CRO sicuramente non guasta (conversion rate optimization)
Per chi vuole presentarsi con uno Shop online allora è necessario che esso sia ben costruito, completo di condizioni di vendita, condizioni di recesso informazioni sulla spedizione e metodi di pagamento accettati.
E il Retargeting?
A volerla dire in parole semplici, una sorta di promemoria da inviare a chi è stato interessato dai tuoi contenuti.
E questo promemoria è assolutamente fondamentale a supporto di una campagna visiva. Può succedere infatti che lo scopo primario di una strategia visuale sia anche solo a creare e comprendere le audience di pubblico, porzioni di utenti che potrebbero essere interessati, che ne voglio sapere di più o che hanno mostrato curiosità.
Queste audience, una volta riconosciute, segmentate ed acquisite tramite strumenti moderni, possono essere utilizzate per le campagne di retargeting.
Segmenti di pubblico così creati, ed utilizzati per le campagne pubblicitarie, aumentano il tasso di conversione e minimizzano gli sprechi di budget e permettono una comunicazione su misura.
Misura i Risultati
Qui a Veneto Comunicazione non ci stanchiamo mai di ripeterlo, uno dei vantaggi principali del digital marketing è la possibilità di misurare ogni aspetto della comunicazione.
Dal primo clic alla conversione è possibile sapere cosa è stato interessante, cosa ha portato visite sul sito, cosa è stato ignorato, per quanto tempo, da dove e per quale tipo di pubblico.
Con gli strumenti moderni è possibile analizzare l’efficacia di ogni fase del percorso dell’utente, ottimizzando le strategie per ottenere i migliori risultati possibili.
Contattaci
Non ti resta che
Contattarci
Non comprare a scatola chiusa!
L’analisi iniziale del tuo posizionamento e della tua presenza online la offriamo noi!
Siamo così sicuri del nostro lavoro da offrirti un piccolo regalo iniziale: un’analisi del tuo operato online fino ad oggi.
Da qui in poi puoi affidarti a noi. A presto!